lunedì 21 marzo 2016

21-O3-16

Arrivo ad un momento dove non ho bisogno di persone. Semplice, chiaro e diretto.
Non sento necessità di riavvicinarmi a chi già ho come amico e neanche di riappacificarmi in qualche goffo modo con chi avevo un conto in sospeso.
Ieri ho rivisto un mio caro amico di un'altra città e mi ha detto che non odia nessuno, lui non ha proprio tempo per queste cose dice.
Per l'appunto non mi manca affatto odiare e sfogare la mia cattiveria repressa - che innegabilmente ho sempre avuto - su qualcuno, ed è strano. Ma ancora più strano e che non stia cercando persone per riempire ruoli. L'amico sincero, un bravo fidanzato, un'amica popolare con cui uscire, una confidente.
I tempi in cui invece davo ad essi una estenuante caccia - quasi un'elemosina di compagnia - sono talmente recenti che li ricordo benissimo.
Di solito a questo non ci si crede, proprio mai, ma questa volta vi prego di farlo, se vi dico che 'sto bene da sola'. O meglio, diciamo che mi accontento ed ho un limite di sopportazione\rilevazione noia e solitudine molto alto, a questo giro.
Ho dato tutta me stessa sin da subito a troppe persone da un calderone multietnico per mesi, quindi ora ne ho a malapena abbastanza per fare qualche battuta alle poche persone qui che ancora mi danno corda.
Forse sarà diverso, quando la fiducia nelle persone cambierà modo di funzionare - non ci fidiamo di loro perchè non le conosciamo. E perchè le conosciamo.
Ma poi probabilmente no, o perlomeno finchè continuiamo a giudicare noi stessi dalle nostre intenzioni, e gli altri dai loro atteggiamenti.

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